LE ONDATE DI
CALORE: CONSIGLI
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Evitare l’esposizione all’aria aperta nelle ore più calde
Durante le giornate in cui viene previsto un rischio elevato per
le successive 24-48 ore (livelli 2 e 3 del
bollettino della Protezione civile),
deve essere ridotta l’esposizione all’aria aperta nella fascia oraria
compresa tra le 12.00 e le 18.00. In particolare,
è sconsigliato l’accesso ai parchi ed
alle aree verdi ai bambini molti
piccoli, agli anziani,alle persone
non autosufficienti o alle persone convalescenti.
Inoltre, deve essere evitata l’attività
fisica intensa all’aria aperta
durante gli orari più caldi della giornata.
Durante le giornate in cui viene previsto un
rischio basso per le successive 72 ore
(livello 1 del bollettino): a.
Evitare l’esposizione diretta al sole nelle
ore più calde della giornata (ore
12.00-18.00) e passare più tempo possibile in
luoghi freschi e ventilati, assumendo
adeguate quantità di liquidi
b.
Tenere presente ilcaldo come causa di
patologie o di aggravamenti nei soggetti
già
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malati ed
eventualmente contattare un medico.
Durante le
giornate in cui viene previsto un rischio
elevato per le successive 72 ore (livelli 2 e 3
del bollettino):
a. Offrire assistenza a persone
a maggiore rischio (ad esempio anziani che
vivono da soli). Segnalare ai servizi
socio-sanitari eventuali situazioni che
necessitano di un intervento.
b. In presenza di uno dei
sintomi sospetti contattare un medico
c. Per chi assume farmaci,
consultare il proprio medico curante per
eventuali adeguamenti della terapia
farmacologica.
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Migliorare
il clima dell'ambiente domestico e di lavoro
I principali strumenti per il controllo
della temperatura sono le schermature,
l’isolamento termico ed il condizionamento
dell’aria.
Una misura facilmente adottabile in casa è la
schermatura/ombreggiamento delle finestre
esposte al sole mediante tende e/o oscuranti
esterni regolabili (persiane, veneziane).
L’uso di un condizionatore d’aria rinfresca
l’ambiente, dando una sensazione di beneficio
agli occupanti.
Occorre evitare, comunque, continui passaggi
dagli ambienti caldi a quelli più freschi,
soprattutto se si soffre di una malattia
respiratoria. E' buona regola coprirsi ogni
volta che si deve passare da un ambiente caldo
da uno più freddo e ventilato.
I ventilatori meccanici, accelerano soltanto il
movimento dell’aria ma non abbassano la
temperatura ambientale. In questo modo la
temperatura percepita diminuisce e pur dando
sollievo, i ventilatori stimolano la sudorazione
ed aumentano il rischio di disidratazione, se la
persona esposta non assume contemporaneamente
grandi quantità di liquidi.
Per tale ragione i ventilatori non devono essere
indirizzati direttamente sul corpo. In
particolare, quando la temperatura interna
supera i 32°C, l’uso del ventilatore è
sconsigliato poiché non è efficace per
combattere gli effetti del caldo e può avere
effetti negativi aumentando la disidratazione.
- Bere
molti liquidi e mangiare molta frutta
Bere almeno due litri di acqua al
giorno e mangiare molta frutta fresca che
contiene fino al 90% di acqua. Gli anziani
devono bere anche se non se ne sentono il
bisogno, privilegiando l’acqua del rubinetto che
ha le caratteristiche chimico-fisiche ideali per
reintegrare in modo adeguato gli elettroliti
persi con il sudore. Un'eccezione è
rappresentata dalle persone che soffrono di
epilessia o malattie del cuore, rene o fegato, o
che hanno problemi di ritenzione idrica, che
devono consultare il medico prima di aumentare
l'ingestione di liquidi.
Evitare di bere bevande gassate o troppo fredde.
Evitare, inoltre, bevande alcoliche e caffé che,
aumentando la sudorazione e la sensazione di
calore, contribuiscono ad aggravare la
disidratazione.
Tranne che in caso di necessità, nella stagione
estiva, va limitata l’assunzione di acque
oligominerali, così come l’assunzione non
controllata di integratori di sali minerali (che
deve essere sempre consigliata dal medico
curante).
- Fare
un'alimentazione leggera e conservare
correttamente gli alimenti
Evitare i pasti abbondanti, preferendo quattro,
cinque piccoli pasti durante la giornata, ricchi
soprattutto di verdura e frutta fresca, evitando
cibi pesanti e ipercalorici come fritti e carni
grasse.
Le temperature ambientali elevate possono agire
sulla corretta conservazione domestica degli
alimenti, pertanto si raccomanda attenzione alle
modalità di conservazione degli alimenti
deperibili (latticini, carni, dolci con creme,
gelati, etc). Elevate temperature ambientali
possono inoltre favorire la proliferazione di
germi che possono determinare patologie
gastroenteriche anche gravi.
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Indossare un abbigliamento leggero e proteggersi
dai raggi solari
I vestiti devono essere leggeri e comodi, di
cotone, lino o fibre naturali. Devono essere
evitati quelli in fibre sintetiche, che
ostacolano la traspirazione e possono causare
pririto, soprattutto alle persone allergiche.
Se si ha un familiare malato e costretto a
letto, assicurarsi che non sia troppo coperto.
All’aperto è utile indossare cappelli leggeri e
di colore chiaro per proteggere la testa dal
sole diretto.
E’ importante inoltre proteggere la pelle dalle
scottature con creme solari con alto fattore
protettivo.
Chi soffre di diabete deve esporsi al sole con
molta cautela, per evitare il peggioramento
della dermatite diabetica o ustioni serie a
causa della minore sensibilità dei recettori al
dolore.
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Adottare alcune precauzioni se si esce in
macchina
Non lasciare sole le persone, anche se
per poco tempo, nella macchina parcheggiata al
sole.
Se si entra in una macchina parcheggiata al
sole, per prima cosa aprire gli sportelli per
ventilare l’abitacolo ed iniziare il viaggio con
i finestrini aperti, per abbassare la
temperatura interna, o utilizzare il sistema di
climatizzazione dell’auto.
Attenzione anche ai seggiolini di sicurezza per
i bambini: prima di sistemarli sul sedile
verificare che non sia surriscaldato.
Nei viaggi:
a. se l’auto non è dotata di
impianto di climatizzazione evitare le ore più
calde della giornata (ore 12-18)
b. aggiornarsi sulla situazione
del traffico, per evitare lunghe code sotto il
sole, tenere in macchia una scorta d’acqua che
può essere utile nel caso di code o file
impreviste.
c. se l’automobile è dotata di
un impianto di climatizzazione, regolare la
temperatura su valori di circa 5 gradi inferiori
alla temperatura esterna. Evitare di orientare
le bocchette della climatizzazione direttamente
sui passeggeri. Durante le soste evitare di
mangiare troppo rapidamente e soprattutto
evitare bevande alcoliche.
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Ipertesi e cardiopatici: evitare di alzarsi in
modo brusco
I pazienti ipertesi e cardiopatici, soprattutto
se anziani, sono particolarmente suscettibili
agli effetti negativi del caldo e possono
manifestare episodi di ipotensione arteriosa
(diminuzione della pressione arteriosa) nel
passare dalla posizione sdraiata alla posizione
eretta.
E’ consigliabile, pertanto, evitare il brusco
passaggio dalla posizione orizzontale a quella
verticale, che potrebbe causare anche perdita di
coscienza (sincope). Se bisogna alzarsi dal
letto, soprattutto nelle ore notturne, è
necessario non farlo mai bruscamente, ma
fermarsi in posizioni intermedie (esempio:
seduti al bordo del letto per alcuni minuti)
prima di alzarsi in piedi.
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Attenzione ai farmaci che si assumono in caso di
malattie cardiovascolari
Ricordarsi che il caldo può potenziare l’effetto
di molti farmaci utilizzati per la cura
dell’ipertensione arteriosa (pressione alta) e
di molte malattie cardiovascolari. Durante la
stagione calda è opportuno, quindi, effettuare
un controllo più assiduo della pressione
arteriosa e richiedere il parere del medico
curante per eventuali aggiustamenti della
terapia (per dosaggio e tipologia di farmaci).
Deve essere sempre il medico curante a guidare
l’utilizzo dei farmaci ed ogni decisione sulla
terapia deve essere presa sempre dal medico
curante alla luce di ogni singola situazione
clinica. Ogni paziente costituisce un caso a
sè e non esistono raccomandazioni o prescrizioni
valide uguali per tutti indistintamente.
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Attenzione ai cambiamenti di abitudine e di
attività della persona anziana
Occorre considerare come importanti campanelli
di allarme che possano far pensare ad un
aggravamento dello stato di salute di una
persona anziana la riduzione di alcune attività
quotidiane, come: spostarsi in casa, vestirsi,
mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi.
La riduzione di una o più di queste funzioni in
una persona anziana può significare un
peggioramento dello stato di salute ed è
consigliabile per questo segnalarla al medico
curante, per un eventuale suo controllo delle
condizioni cliniche.
E comunque, in condizioni di caldo elevato,
prestare attenzione a parenti o vicini di casa
anziani che possono avere bisogno di aiuto
soprattutto se vivono soli.
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Conservare correttamente i farmaci
In condizioni di temperature ambientali molto
elevate particolare attenzione deve essere posta
alla corretta conservazione domestica dei
farmaci. Alcuni principi attivi terapeutici,
qualora utilizzati in condizioni climatiche
caratterizzate da alte temperature, possono
provocare o potenziare i sintomi connessi
all’ipertermia. Per alcuni farmaci,
l’interazione con il caldo ambientale risulta
dall’azione diretta del farmaco ed è quindi
strettamente correlata all’effetto terapeutico;
per altre sostanze, l’interazione negativa con
le alte temperature risulta da effetti
farmacologici indiretti, non correlabili
direttamente alla terapia. Indicazioni per i
pazienti:
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non tutti
i farmaci possono avere effetti facilmente
correlabili al caldo, per cui, occorre
segnalare al medico qualsiasi malessere,
anche lieve, in concomitanza con una terapia
farmacologica;
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i
medicinali che possono potenziare gli
effetti negativi del caldo sono in gran
parte quelli assunti per malattie
importanti. Nel caso di assunzione cronica
di farmaci si consiglia di consultare il
proprio medico di famiglia per eventualmente
adeguare la terapia. Non devono essere
sospese autonomamente terapie in corso; una
sospensione anche temporanea della terapia
senza il controllo del medico può aggravare
severamente uno stato patologico.
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leggere
attentamente le modalità di conservazione
riportate sulle confezioni dei farmaci.
Qualora non vi fossero esplicitate le
modalità di conservazione, conservare il
prodotto a temperatura superiore ai 30°C
solo per brevi ed occasionali periodi;
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conservare
tutti i farmaci nella loro confezione,
lontano da fonti di calore e da irradiazione
solare diretta;
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durante la
stagione estiva conservare in frigorifero
anche i prodotti che prevedono una
temperatura di conservazione non superiore
ai 25°-30°C.
Tratto dal sito del
Ministero della Salute |
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Coordinatore
Riego Gambini
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