LE ONDATE DI
CALORE: COSA
SONO
Le ondate di calore (in inglese heat-waves) sono condizioni meteorologiche
estreme che si verificano durante la stagione estiva, caratterizzate
da temperature elevate, al di sopra dei valori usuali, che possono durare
giorni o settimane.
L’Organizzazione Mondiale della
Meteorologia (WMO -
World Meteorological Organization), non ha formulato una definizione
standard di ondata di calore e, in diversi paesi, la definizione si basa sul
superamento di valori soglia di temperatura definiti attraverso il
10% (90° percentile) o il 5% (95° percentile) dei valori più alti
osservati nella serie storica dei dati registrati in una specifica area. In diversi
paesi, quindi, si usano definizioni basate sull’identificazione di un livello
soglia di temperatura e sulla sua durata. La terribile esperienza del
2003 ha mostrato, senza equivoci, come un’ondata di calore non
prevista possa portare esiti |
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letali e gravi danni alla
salute della popolazione; in Italia
almeno ottomila persone anziane sono
decedute come causa diretta dell’ondata
di calore dell’estate del 2003: si
trattava principalmente di anziani soli,
di età superiore a 75 anni e con
patologie concomitanti.
La prevenzione degli effetti negativi
delle onde di calore è possibile: ci
sono evidenze che alcuni interventi
preventivi possano ridurre
considerevolmente l’impatto di questi
fenomeni. E’ importante riferirsi a
situazioni previsionali ben documentate;
ad esempio, sapere in anticipo che
l’ondata di calore sta per arrivare,
permette di mirare in maniera ottimale
gli interventi preventivi verso le
persone a rischio più elevato.
L’effetto delle ondate di calore,
infatti, è relativamente immediato, con
una latenza di 1-3 giorni tra il
verificarsi di un rapido innalzamento
della temperatura ed il conseguente
incremento del numero dei decessi ed
inoltre le ondate di calore, cui è
associato il maggior numero di decessi
sono quelle più intense e prolungate e
quelle che si verificano agli inizi
della stagione estiva quando la
popolazione non ha ancora attivato
adeguati meccanismi di adattamento
fisiologico al caldo.
Purtroppo le previsioni meteorologiche
indicano, a grandi linee, che negli anni
futuri, le temperature estive saranno
elevate ed il fenomeno delle ondate di
calore diventerà più frequente con gravi
rischi per la salute delle persone molto
anziane o fragili per condizioni di
salute, solitudine o altro.
Questo rende necessario sia affinare i
metodi di previsione di questi rischi,
sia prepararsi in maniera adeguata e
tempestiva per sviluppare interventi
specifici in tale ambito.
L'ISOLA
DI CALORE
Nelle
grandi città la temperatura, sia in
estate che in inverno, è più alta
rispetto alle zone rurali vicine.
Per una città di medie dimensioni si
calcola che tra centro e zone rurali, ci
siano tra gli 0.5°C e i 3°C di
differenza.
In condizioni di elevata temperatura e
umidità, le persone che vivono nelle
città hanno un rischio maggiore di
mortalità rispetto a coloro che vivono
in ambiente suburbano o rurale.
Il fenomeno, noto con il nome di “isola
di calore” (urban heat island), è dovuto
soprattutto al maggior assorbimento di
energia solare da parte delle superfici
asfaltate e del cemento degli edifici.
In estate, nelle ore più assolate, le
strade e i tetti delle case possono
raggiungere spesso temperature superiori
a 60-90°C. Inoltre, il suolo urbano
presenta una scarsa capacità di
trattenere acqua; ne consegue una minore
evaporazione, con minore raffreddamento
della temperatura in prossimità del
terreno.
Ma altre condizioni contribuiscono ad
aumentare la temperatura nell’aria, come
l’emissione di gas dai mezzi di
trasporto e dalle ciminiere delle
fabbriche, la produzione di calore
artificiale dagli impianti di
condizionamento e riscaldamento, la
scarsità di alberi o comunque di
copertura vegetale.
L’effetto isola modifica anche alcuni
parametri meteorologici: i fenomeni
temporaleschi, ad esempio, risultano
essere aumentati del 10-15% rispetto ad
ambienti rurali, mentre il vento, per la
presenza delle abitazioni, risulta
diminuito (in condizioni di brezza) del
20-30%. Altro fenomeno interessante,
legato all’isola di calore, è l'aumento
delle polveri sottili.
Tratto
dal sito del Ministero della Salute |